13 Apr
2017

Grafica 3D: Blender libero o Maya e Cinema 4D proprietari?

Grafica 3D, modellazione, rendering e altri termini simili sono alla base del cinema moderno, che utilizza software per elaborare molte parti dei film o per realizzare animazioni. Quale prodotto scegliere per realizzare simili prodotti?

Partiamo questa volta con il prendere in considerazione un software open source gettonatissimo per la grafica 3D, ma non solo: Blender.

Questo programma nasce nel 1995 come strumento di produzione interna dell’azienda olandese NeoGeo e qualche anno dopo Ton Roosendaal, lo sviluppatore principale, fonda una nuova società con lo scopo di continuarne lo sviluppo rilasciandolo come software freeware.

Nei primi anni 2000 la NaN, la società di Roosendaal, a seguito di problemi finanziari che minacciavano la fine del prodotto, rilascia il programma con licenza GNU, General Public License. Nel 2002 nasce quindi Blender Foundation, guidata dallo stesso Roosendaal, con lo scopo di portare avanti il progetto, coordinandolo e raccogliendo fondi.

Blender è un software multipiattaforma disponibile per i sistemi operativi Windows (Vista, 7, 8, 10) sia a 32 che 64 bit, per Mac OSX a 64 bit e naturalmente per le distubuzioni GNU/Linux.

Questo programma open richiede poco spazio per l’installazione ed è supportato da una vasta comunità di utilizzatori che mettono a disposizione spesso tutorial. Tra le caratteristiche principali quella della disponibilità di una grande varietà di primitive geometriche e la possibilità di convertire da e verso numerosi formati di altre applicazioni 3D. Blender possiede strumenti per gestire le animazioni, per fare editing video non lineare e altre funzionalità interattive. Utilizza un motore di rendering interno flessibile e versatile e può integrarsi nativamente con il motore esterno YafRay.

Attraverso il linguaggio open source Python è possibile espandere le funzionalità offerte da questo software, sviluppandone di nuove o automatizzando le presenti.

Le alternative proprietarie

E’ il software di modellazione 3D di Autodesk per ambiente Windows e Mac.

Come Blender, offre potenti strumenti di modellazione, animazione e rendering attraverso il motore grafico interno oppure appoggiandosi a motori esterni. Maya offre una ricca interfaccia grafica attraverso la quale è possibile accedere a molte funzionalità. Inoltre è integrabile con plugin di terze parti, che possono essere sviluppati con MEL (Maya Embedded Language) oppure utilizzando il linguaggio open source Python.

4D è sviluppato dalla software house tedesca Maxon e può essere utilizzato per tecniche di animazione e rendering delle scene, per la modellazione procedurale, poligonale e solida, la creazione e l’applicazione di texture e per la gestione dell’illuminazione.

Cinema 4D, oltre ad integrarsi con altri software come ad esempio Adobe Flash, può lavorare in coppia con un altro programma di Maxom: BodyPaint 3D. Avendo a disposizione entrambi i prodotti si dispone di tutti gli strumenti per l’editing di immagini in un singolo ambiente 3D. Anche questo software può essere integrato con plugin di terze parti.

Quale scegliere?

I tre software sono estremamente potenti e versatili. Se cerchiamo in rete dei consigli vedremo che nella maggioranza dei casi ci si sofferma spesso sull’interfaccia grafica che va da un ambiente più spartano per Blender a uno più ricco di barre e soluzioni a portata di clic per gli altri.

E’ evidente che Blender essendo un software open source, oltre all’aspetto tecnico, ha da parte sua il lato etico riguardante la libertà di utilizzo. Naturalmente l’aspetto che farà più gola a molti è la sua gratuità.

Gli altri due invece possono essere provati gratuitamente con una versione a tempo, 30 giorni per Maya e 42 per Cinema 4D. Per quanto riguarda i costi Maya parte da un abbonamento mensile di 200 euro per arrivare a quello annuale di 4320 euro. Mentre per il prodotto di Maxon il prezzo varia a seconda della versione, partendo da 750 euro e arrivando a 3.100 per la versione Studio.